Le emissioni di CO2 all'interno dell'Unione Europea sono diminuite del 6% nel 2008 rispetto all'anno prima, sotto l'effetto della crisi economica, secondo l'istituto di ricerca norvegese Point Carbon. I ventisette paesi che partecipano al sistema europeo di scambio delle emissioni di anidride carbonica hanno emesso l'anno scorso 2,111 miliardi di tonnellate di gas serra contro i 2,245 miliardi del 2007.
«Queste cifre - commenta Kjersti Ulset, una responsabile di Point Carbon - ci dicono due cose: la recessione implica un calo delle emissioni a causa dei minori consumi e del calo della produzione industriale. Ma dimostrano anche che il mercato della CO2 funziona come si deve. Il calo delle emissioni nel settore energetico infatti risponde in parte al prezzo elevato della CO2 che si è registrato nel primo semestre» ha aggiunto.
Le riduzioni più forti si sono avute nel settore «cemento, calce e vetro», meno 9%, e «carta e pasta di carta», «indicando che sono potenzialmente i settori più colpiti dalla recessione» scrive Point Carbon. Il settore «produzione elettrica e calore» ha ridotto le emissioni del 6%, «petrolio e gas» e «metalli» dell'uno per cento ciascuno.